Il turismo fluviale
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L’offerta e la domanda turistica che si genera sulla valorizzazione e la fruizione di fiumi, canali, vie d’acqua dolce e lagune costituisce una nicchia di mercato che sta generando, ed in futuro continuerà a generare, sempre più interessati e prende il nome di turismo fluviale.

COS’E’ IL TURISMO FLUVIALE?

Che i corsi d’acqua siano una risorsa imprescindibile per la vita dell’uomo è risaputo da secoli e secoli. La maggior parte delle più sviluppate civiltà antiche ha costruito la propria ricchezza e fortuna grazie alla presenza dei fiumi, caratteristica fondamentale per la fondazione delle città.

Durante il corso della storia i fiumi, i canali naturali e artificiali divennero un mezzo di trasporto di merci, di scambio culturale e di comunicazione estremamente importante. Proprio queste ultime due caratteristiche si fondono perfettamente con quella che è l’essenza del turismo e del viaggio.

Il turismo fluviale fonde l’offerta turistica delle destinazioni con quella che risulta essere un’importante risorsa naturale e culturale: l’acqua e il territorio circostante.

Oltre alla vocazione naturalistica che definisce il senso del luogo, la componente fluviale si contraddistingue come risorsa culturale alla luce di un passato che ha visto i fiumi come una parte importante della vita dell’uomo.

Le vie d’acqua fluviali, infatti, fino alla metà del ‘900, erano uno tra i principali mezzi di trasporto mercantile. Per il loro corretto funzionamento e per aumentarne l’efficienza venivano eretti argini, edificati canali artificiali per la gestione e il deflusso delle acque, di pari passo con la formazione di animati centri abitativi.

L’utilizzo dei fiumi e la loro esuberanza commerciale entrarono in crisi con lo sviluppo delle grandi imbarcazioni a motore, e di altri mezzi di trasporto ritenuti più rapidi ed efficienti. La conseguenza di questa sostituzione tecnica nei trasporti è stato il progressivo abbandono di quelle pratiche tradizionali e di quei centri abitativi rurali che si trovavano lungo i corsi d’acqua, conducendo quei territori verso la marginalità.

In quest’ottica il turismo rappresenta una vera opportunità. Da un lato la presenza di un corso d’acqua ed il relativo paesaggio fornisce una buona risorsa per l’attrattiva di una destinazione (da sempre l’acqua è sinonimo di benessere e piacere), dall’altro la valorizzazione di questo patrimonio può condurre i territori interessati verso una riqualificazione identitaria ed economica davvero vantaggiosa.

Le caratteristiche del turismo fluviale si pongono in armonia con i dettami della sostenibilità e del turismo sostenibile. Le diramazioni, gli intrecci e gli snodi dei corsi d’acqua favoriscono un approccio lento e contemplativo al viaggio, che in questo modo può essere inteso come una vera e propria avventura alla scoperta dei territori, realizzata in sella ad una bicicletta, a piedi, a cavallo o a bordo di una canoa. 

turismo fluviale

L’OFFERTA DEL TURISMO FLUVIALE

L’offerta che si lega al turismo fluviale pone l’accento sulla duplice matrice che contraddistingue questa risorsa: il corso d’acqua e la valorizzazione della cultura e dei territori locali. Da un lato gli attori del settore hanno la capacità di sfruttare la risorsa fluviale attraverso la costruzione di una serie di esperienze che prendono vita grazie ai corsi d’acqua:

  • crociere fluviali e escursioni in barca alla scoperta del territorio
  • escursioni in canoa e in kayak
  • passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo
  • sport outdoor come il jogging e il ciclismo;

 

Inoltre, viene offerta loro la possibilità di restaurare e valorizzare una cultura locale che molte volte risulta poco conosciuta, in termini di pratiche tradizionali, agricole e di apprezzamento dell’enogastronomia del territorio. Un esempio che può risultare esplicativo è dato dal recupero e dalla successiva valorizzazione delle imbarcazioni che tradizionalmente venivano utilizzate dagli abitanti del luogo per spostarsi lungo i fiumi, e con loro le tecniche di voga. Agli occhi del turista un’esperienza fondata su questi aspetti risulta autentica e identitaria, caratteristiche che si traducono in vantaggio competitivo per l’immagine della destinazione. Un altro fattore che il turista fluviale può apprezzare, strettamente connesso alle esperienze più dinamiche sull’acqua o nelle sue vicinanze, è la degustazione di prodotti della cucina tipica locale. L’enogastronomia genera una forza motrice di rilievo nelle motivazioni di viaggio dei turisti.  Sicuramente, anche per chi sceglie il fiume e i suoi paesaggi come scenario del proprio viaggio tale aspetto della cultura locale diventa un momento per scoprire in modo più profondo l’essenza del luogo.

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Il team di Just Good Tourism è capace di supportare un territorio e degli operatori turistici che decidono di intraprendere un percorso volto alla valorizzazione delle risorse fluviali.

Più nello specifico, il team ha già avuto modo di entrare nel contesto del turismo fluviale con il progetto Slow Flow, un progetto finanziato da POR FESR per la  Regione Veneto volto alla creazione di prodotti che favoriscano la ripresa della domanda turistica verso destinazioni e prodotti turistici della regione in coerenza con l’immagine coordinata della Regione Veneto “Veneto, tha land of Venice”.

In questo progetto Just Good Tourism si è occupato della costruzione del sito web collegato al DMS e alle imprese aderenti, al naming, all’immagine coordinata e alla brand identity, fino alla creazione di contenuti dedicati e allo sviluppo di materiale informativo turistico. 

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